Riesce difficile trovare una qualsivoglia giustificazione “civile” per la legge elettorale con la quale andremo a votare. Riesce difficile in una delle “Patrie del diritto”, erede culturale del Diritto Romano, comprendere l’impotenza di fronte allo scempio che rischia di far precipitare il Paese nel baratro istituzionale.
Completamente incurante della crescente e pericolosa disaffezione alle Istituzioni, il Legislatore, dietro alla sciagurata guida PD, ha prodotto un testo demenziale, con un sistema di voto misto e dei criteri di ripartizione dei voti e dei seggi incomprensibile agli stessi addetti ai lavori.
In un periodo storico dove l’astensionismo ed il distacco dalla politica è un problema oramai largamente diffuso, quasi endemico, nella società, i cittadini vanno a votare con un sistema ibrido, dove i Partiti hanno mantenuto lo stesso privilegio del voto di lista consentito dal PORCELLUM “temperato” dallo specchietto per le allodole di poter determinare 1/3 del Parlamento con la propria “preferenza” nel maggioritario.
Una delle cose che lascia più esterrefatti è la lotteria nella parte proporzionale della legge, per cui anche gli stessi partiti si trovano impossibilitati a fare calcoli completi per identificare quanti seggi è possibile aggiudicarsi per collegio e dove parte dei propri seggi potrebbero scattare.
E al Viminale forse sarà il Caos
Si potrebbe sintetizzare così:
“ Se il PORCELLUM è stato dichiarato “incostituzionale” dalla Suprema Corte italiana, il ROSATELLUM dovrebbe essere dichiarato “crimine contro l’umanità” dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo”
MANDO